La chimica delle soluzioni nutritive

INTRODUZIONE

Dal punto di vista chimico si definisce come pH il logaritmo negativo della concentrazione idrogenionica

pH= -log [H3O+]

la neutralità di una soluzione è posta a pH = 7. Valori inferiori denotano un ambiente acido mentre valori superiori indicano un ambiente alcalino.
Generalmente si parla di pH di un’acqua o di una soluzione nutritiva, in realtà questa maniera di esprimersi non è corretta anche se di uso comune. Andrebbe detto o scritto:

Reazione pH = 7.2

dove il termine “Reazione” indica la grandezza, pH la sua unità di misura, la cifra il suo valore numerico.
In genere la reazione pH delle acque presenta un intervallo di valori da 5.0 a 8.2.
Valori di reazione pH superiori a 8.2 denotano sempre la presenza di carbonati.
Nell’intervallo di pH compreso tra 5 e 8.0, che è il più comune, la reazione dell’acqua è governata dalla concentrazione dello ione bicarbonato in equilibrio con l’anidride carbonica libera (CO2).
A parità di bicarbonato presente la reazione pH è inversamente proporzionale alla quantità di anidride carbonica disciolta (CO2): all’aumentare della anidride carbonica disciolta la reazione pH diminuisce e viceversa.
In genere le soluzioni nutritive utilizzate presentano una reazione pH tra 5.5 e 6.0. Nel calcolo della composizione di una soluzione nutritiva ci si trova spesso nella necessità di correggere pertanto i valori della reazione pH dell’acqua di partenza. Di seguito vengono date alcune informazioni di base e le regole essenziali per eseguire correttamente tali correzioni.

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